domenica 30 giugno 2013

Diario di un xinjianese


(Aggiornamento del 6 luglio: la Xinhua riporta nuovi dettagli sull'"attacco terroristico premeditato" che lo scorso 26 giugno a Lukqun- secondo le stime delle autorità locali- è costato la vita a 24 persone, 16 uiguri e otto han. "Noi stiamo vivendo una vita paradisiaca. Ma quel giorno ho visto scene da inferno" avrebbe dichiarato all'agenzia di stampa cinese un testimone uiguro.)


Recenti scontri nella provincia occidentale dello Xinjiang hanno gettato nuovamente il governo di Pechino nella psicosi da separatismo/terrorismo. Per la gente del posto, si tratterebbe piuttosto della reazione esasperata della minoranza uigura (di lingua turkmena e religione islamica) al pugno di ferro adottato dai funzionari cinesi nella regione autonoma, negli ultimi decenni soggetta ad un'immigrazione di massa dell'etnia Han (oggi circa il 39% della popolazione locale). Gli incidenti degli scorsi giorni sarebbero stati innescati dall'arresto di un membro di una gang che la stampa ufficiale definisce "un gruppo di 18 terroristi che dalla metà di giugno sta raccogliendo soldi, acquistando coltelli, benzina e altri strumenti per atti criminali". (Fonte Reuters
"La Cina cerca da sempre di iscrivere la questione nello Xinjiang nel contesto del terrorismo internazionale e del jihadismo. E credo ci siano delle prove che alcuni elementi possono associare lo Xinjiang con questa sorta di jihad globale. Però penso che non sia la gran parte dei motivi delle tensioni nella regione. Credo che le ragioni vadano cercate nelle divergenze locali e nelle tensioni a livello locale piuttosto che nel contesto internazionale" ha spiegato in una recente intervista a AgiChina24 Raffaello Pantucci, Senior research fellow al Royal United Services Institute di Londra. 
Un post, ricondiviso di recente sui principali social network cinesi da QQ a Renren, descrive la situazione in cui verte la provincia dell'Ovest dal punto di vista di un xinjianese. Segue una traduzione quasi integrale.

Dopo che questo post è stato pubblicato qualcuno ha fatto il mio nome alle autorità e l'articolo è stato presto bloccato. A questo punto vi esorto a rileggerlo per decidere se sopportare o fare rapporto alle autorità,  perché questo articolo non è buono o contiene un messaggio separatista. Nessuno ci rispetta e il contributo che lo Xinjiang fornisce al Paese non viene riconosciuto. Se verrà segnalato alle autorità questo post sarà nuovamente bloccato e io in tutta la mia vita non proverò mai più a pubblicarlo, non ne farò mai più menzione.

Dopo i miei costanti appelli, questo diario è stato ripristinato, per questo devo ringraziare il Security Center di QQ. Questo dimostra la vostra approvazione al Xinjiang e al suo popolo. A voi voglio estendere il mio rispetto e i miei ringraziamenti.

Testo
Poiché sono xinjianese non potrò mai abbassare la testa davanti a chi non lo è.
E non proverò mai un minimo di vergogna nel dire: "Sono dello Xinjinag!"
Non importa dove mi trovi, sarò sempre orgoglioso di poterlo affermare:
"Sono dello Xinjiang!"

Penso sia terribilmente ingiusto.
Sono solidale con Wenchuan, lo sono con Yushu e Zhouqu (contea del Gansu colpita da piogge torrenziali e smottamenti nel 2010, ndt), ma lo sono ancora di più con me stesso.

Ma il 5 luglio 2009 (anno delle proteste durante le quali -secondo fonti cinesi- persero la vita circa 200 persone, ndt) in Xinjiang chi di voi ha sostenuto Kashgar?
Chi di voi ha pianto le tragiche morti del mercato Erdaoqiao a Urumqi? Chi ha pianto le anime decedute sulla strada pedonale di Kashgar?
Nessuno, assolutamente nessuno!

Catastrofi naturali e disastri umani
Le catastrofi naturali sono calamità, quelle causate dall'uomo forse non lo sono?
Mentre portate avanti con disprezzo l'esclusione del popolo dello Xinjiang, continuate invece, con coscienza tranquilla, a trasportare da ovest a est il nostro gas naturale in cambio di umiliazioni e rifiuto sprezzante.

Guardando a quei lutti penso sia veramente ridicolo piangere; quanto piangere può incitare e ispirare a resistere l'animo delle genti? Quel 5 luglio nello Xinjiang voi cosa avete fatto?
Quelle teste appese a Erdaoqiao, a Urumqi; quelle automobili lungo la strada distrutte e date alle fiamme. Per strada in ogni dove persone ferite stese a terra o già morte. E poi alla televisione, nel notiziario i numeri delle vittime ritoccati dalle autorità. Potete capire cosa si prova?

Nei soccorsi nelle aree colpite dal terremoto, quanti soldati dell'Esercito popolare di liberazione si sono sacrificati per offrire il proprio aiuto; i media hanno dato grande risalto alla cosa e tutto il Paese ha mostrato la propria riverenza e il proprio cordoglio. Ma nella dignitosa Cina, quanti conoscono il nome di Wan Jingang, martiri xinjianesi del wujing (la Polizia Armata del Popolo, il corpo paramilitare che si occupa della sicurezza interna, ndt) che armato di scudo ha difeso la patria?
Vorrei sapere chi pregherà per noi in silenzio. Perché dovremmo essere noi a ad unirci a voi secondo il detto "l'unione fa la forza"?

Perché in caso di calamità naturali si ama senza limiti il concetto che vede nell'unione un punto di forza, mentre in caso di disastri provocati dall'uomo si ingannano le persone distorcendo la realtà dei fatti? Perché, quando l'etnia Han  e i cinesi vengono colpiti da calamità, Wenchuan e Yushu ricevono l'attenzione e l'aiuto non solo nazionale ma anche internazionale? Lo Xinjiang invece?

A partire da quel giorno (il 5 luglio 2009, ndt), il web e lo scambio d'informazioni sono finiti sotto controllo; per dieci mesi di fila non ho fatto altro che chiedermi perché stava avvenendo tutto questo. La gente comune che crimine ha commesso?

Alla fine come se la passa lo Xinjiang?
Lo Xinjiang costituisce un sesto della superficie complessiva della Repubblica popolare, ha una popolazione di soli 19milioni di abitanti ma si trova a difesa di una linea di confine di oltre 5400 chilometri. Il trasporto del gas naturale da ovest a est del Paese ha contribuito con ricche risorse energetiche, il paradiso terrestre di Lop Nur fornisce una base per la ricerca scientifica facendo da poligono per test nucleari (delle forze armate cinesi, ndt). Il desolato deserto del Gobi ogni anno dà il proprio contributo alla Patria con frutti dolci, cotone di alta qualità, ovini e bovini.

Quando i tassisti di Pechino si mettono alla guida delle Elantra di grossa cilindrata, quando i fornelli delle cucine di Shanghai emettono quelle fiamme blu, tutto questo secondo voi da dove arriva? Il vostro sviluppo economico su cosa si puntella?
Vi prego di tenere a mente che lo Xinjiang ha rispetto della Cina, ma voi invece cosa avete fatto?
Che senso ha il regolamento emesso a Pechino dopo quel 5 luglio che prevede che "I xinjianesi non sono ammessi"? I xinjianesi fuori dalla propria terra subiscono discriminazioni e non vengono rispettati. Voi potete criticarmi senza esitazione, ma sappiate che quanto avvenuto nello Xinjiang è stato causato soltanto da alcuni senza valore.

Tutto quello che è avvenuto nello Xinjiang è stato causato soltanto da quelle poche persone che nutrono desideri secessionisti. Io infatti non so veramente fuori dai confini della regione i xinjianesi quanti nomignoli abbiano, quanta impressione esercitino. So soltanto che non ve ne è nemmeno uno che sia lodato, che sia acclamato.
Io l'unica cosa che riesco a vedere è che quelle poche persone (con velleità indipendentiste, ndt) sono in grado di costringere un xinjianese, che abbia con sé un documento di riconoscimento, a vagare per la città un giorno e una notte senza riuscire a trovare un albergo o un ostello che lo accolga per riposare un po' fino all'aereo o al treno successivo. E quella carta d'identità, mostrata come fosse un tesoro nazionale, suscita soltanto aspre critiche.

Non dovete giudicare lo Xinjiang e i suoi abitanti con paraocchi e pregiudizi; un atteggiamento del genere rivelerebbe soltanto superficialità e ignoranza facendoti provare vergogna. Soltanto quando il senso di panico lentamente ha cominciato a diffondersi dallo Xinjiang, ho scoperto come i miei per così dire "compatrioti" vedono veramente questa terra. Posso dire di rappresentare soltanto me stesso, io sono xinjianese, non sono cinese. Perché non me lo merito, giusto? Questo è quanto risponderebbero i miei compatrioti.

Ogni calamità influenza in qualche modo le persone che crescono in questa terra, non importa che abbiano sofferto insieme grandi patimenti o abbiano soltanto visto da lontano il proprio villaggio natio farlo: quando la nostra famiglia subisce dei soprusi il nostro cuore si sente subito privato di una parte. Nello Xinjiang quando fa caldo fa caldo e quando fa freddo fa freddo. Come le quattro stagioni sono ben distinte, così lo sono anche le inclinazioni dei xinjianesi; meriti e demeriti sono demarcati in maniera spigolosa. Noi valorosi figli dello Xinjiang quando veniamo feriti poi sopportiamo con ancora maggior coraggio le sofferenze.

Un'altra cosa voglio dire: Cina, sappi che non è che lo Xinjiang non ti ama, sei tu che lo hai abbandonato.

Il petrolio dello Xinjiang è stato trasportato via, il gas naturale dello Xinjiang è stato trasportato via, il cotone dello Xiniang è stato trasportato via, la silvite dello Xinjiang è stata trasportato via, l'oro dello Xinjiang è stato trasportato via, la giada di Hotan è stata trasportata via.
La bomba atomica è arrivata nello Xinjiang.

Xinjiang, 1,6milioni di chilometri quadrati di terra per 19milioni di persone di ogni etnia. Noi viviamo in questa terra da generazioni e ne siamo fieri e orgogliosi. E non perché vi sia una ragione particolare, soltanto perché si chiama Xinjiang. Questa regione rappresenta un sesto del territorio nazionale. Qui ci sono i figli di 47 etnie diverse che coltivano i campi, pascolano le pecore, si occupano di commercio o lavorano nelle miniere. Mille anni di carneficine (?) presto sono stati lavati via dall'acqua cristallina del sistema idrico Karez. Mille anni di storia sono stati purificati dal profumo intenso del loto delle nevi dei monti Tianshan. Tutto il popolo dello Xinjiang, senza distinzione di etnia o di credo religioso, desidera che il proprio paese natale possa ottenere uno spazio e possibilità di sviluppo eque. Il grande sviluppo dell'Ovest è uno slogan che un tempo ci entusiasmava moltissimo. Persino sulle eterne montagne al confine con il deserto di Taklimakan venivano utilizzate pietre bianche per scrivere a grandi caratteri: "nella strategia di sviluppo dell'Ovest lo Xinjiang occupa un ruolo chiave, Bazhou (distretto del Sichuan, ndt) si impegnerà con tutti gli sforzi!"

C'avevano detto che opportunità di sviluppo senza precedenti sarebbero piovute sulle nostre teste. C'avevano detto di sopportare e superare le perdite e le difficoltà temporanee perché col tempo si sarebbero trasformate in felicità. C'avevano detto che le risorse naturali sepolte sotto la terra non sarebbero mai state scambiate per denaro. C'avevano detto che le costruzioni su vasta scala avrebbero fornito nuove occasioni di lavoro per i xinjianesi. C'avevano detto che come le lunghe condotte avevano trasportato petrolio e gas naturale nelle regioni interne allo stesso modo avrebbero portato nelle mani dei xinjianesi grandi guadagni.

Un tempo c'avevano detto...

Come era lo Xinjiang? Neve sciolta scorreva lentamente dai monti Tianshan e Kunlun fino ai pascoli e ai campi coltivati, praterie si estendono a perdita d'occhio, ricche di ovini e bovini; questo era lo Xinjiang. Un'oasi dell'agricoltura. La nostra sussistenza non dipendeva dalla volontà del Cielo e, nonostante la siccità o l'eccessiva pioggia, riuscivamo ad ottenere raccolti stabili. Sulle alte montagne le praterie si prestano al pascolo e non dovevamo preoccuparci del fatto che dopo un mese senza pioggia l'erba potesse seccarsi. Nello Xinjiang non c'è mai stata una carestia e, durante i tre anni di disastri naturali (la grande carestia del 1959-61, ndt) gli abitanti della Cina interna arrivavano nello Xinjiang persino aggrappati alle carrozze dei treni, e anche quando venivano fermati presso la gola Xingxing per essere rimandati a casa in quanto migranti, saltavano giù dal treno a metà strada per proseguire a piedi. E' proprio così: nello Xinjiang avevamo la terra, avevamo l'acqua delle montagne, avevamo speranze.

La nostra vita era felice. Poi un giorno all'improvviso c'è stato detto che qualcuno sarebbe venuto ad aiutarci. In quel momento il nostro cuore si è riempito di gratitudine. Risvegliati nel mezzo della nostra esistenza serena e tranquilla, all'inizio abbiamo provato un senso di eccitamento perché ci veniva annunciato che potevamo avere ancora maggiori speranze.

Otto anni sono passati in un lampo.
Voi che ci avevate indotto a sperare in quel meraviglioso progetto ora dove siete?
Venite a vedere il nostro Xinjiang. Quel grande sviluppo dell'ovest alla fine in cosa si è tradotto?
Le risorse, comprese quelle risorse energetiche che dovevano avere un "senso strategico", sono state risucchiate via attraverso le lunghe condotte fino alle provincie costiere. A questo non diamo molta importanza, ma che cosa abbiamo guadagnato in cambio? Opportunità di lavoro? Quelle società che operano nello sviluppo del settore energetico dello Xinjiang non sono forse tutte grandi imprese della Cina interna? Noi figli di xinjianesi abbiamo mai beneficiato di queste occasioni lavorative? I figli dei xinjianesi laureati al Petroleum Institute di Xi'an che vogliono lavorare nello Xinjiang incontrano una difficoltà dopo l'altra, perché i posti di lavoro migliori sono tutti occupati dai dipendenti delle società dell'entroterra. Basta andare presso un gruppo petrolchimico a caso per sentire parlare ovunque il dialetto di Pechino, del Dongbei, dello Shandong, mentre da nessuna parte si sente l'accento dello Xinjiang.

Dunque noi figli dello Xinjiang possiamo davvero lavorare nel settore del petrolio? Non è che non possiamo, ma dobbiamo adattarci al livello base della nostra specializzazione: possiamo sempre mettere benzina alle macchine ad una stazione di servizio. Possiamo promuovere lo sviluppo dell'industria del settore? Bisogna sapere che le pipeline che trasportano gas da ovest a est sono fabbricate a Baoji, nello Shaanxi. Possiamo godere di alti standard di vita? Sapete a Shanghai quanto costa un metro cubo di gas naturale? Un kuai e due mao. Sapete quanto costa nello Xinjiang? Un kuai due mao e cinque jiao. Sapete qual'è il livello salariale di un xinjianese? Lo stipendio mensile di un insegnante che lavora da 30 anni non supera i 2500 kuai (312 euro circa); e questo dopo l'aumento dei salari del 2006. Un quadro di partito a livello di dipartimento che abbia compiuto cinquant'anni mensilmente, con l'aggiunta dei sussidi, prende non più di 3mila kuai (un po' più di 374 euro). E un normale colletto bianco? Un operaio, un contadino o un comune impiegato statale?
Noi stiamo ancora digerendo la crisi delle forbici, stiamo pagando silenziosamente il prezzo dello sviluppo dell'est.

Urumqi e Korla, sono due città leader del nord e del sud dello Xinjiang.

Urumqi è una grande città con una popolazione di due milioni di persone e un problema di vecchia data: trovare un taxi. Negli orari di punta all'entrata e all'uscita da lavoro, spesso, durante i gelidi inverni, le persone stanno in piedi per strada con 20 gradi sotto zero anche mezz'ora prima di riuscire a prendere un taxi. Occorre chiedere sempre al tassista prima dove va. Su cento autisti interpellati novantanove ti risponderanno: "a fare la fila dal benzinaio!" I taxi di Urumqi vanno a gas liquido; lo Xinjiang è noto per la produzione del petrolio come fa a mancare il gas liquido? I compagni della società petrolchimica Dushanzi ti diranno con pazienza: "compatrioti xinjianesi, dobbiamo tenere duro. Il petrolio e il gas dello Xinjiang devono appagare i bisogni delle grandi città delle province interne e assicurare il trasporto di risorse energetiche verso est."
Ma quando i tassisti di Pechino guidano le loro Elantra, e i fornelli delle cucine di Shanghai emettono belle fiamme blu, vi prego di pensare a quei xinjianesi che producono quel petrolio e quel gas naturale, e che in pieno inverno stanno in piedi al freddo; ai tassisti che ansiosi aspettano il loro turno aspettando in una fila della quale non si riesce a vedere l'inizio, e che pur sempre devono mangiare, devono acquistare un appartamento e devono mandare i figli a scuola. Il tempo della loro vita lo impiegano ad aspettare invano.

Korla, città emergente del petrolio, testa di ponte dell'economia del sud e sede del quartier generale della Tarim Oilfield. Quando gli investitori nel settore petrolifero sono arrivati, noi abbiamo dato loro il benvenuto offrendo un hada (pezzo di seta utilizzato come dono dalle etnie Zang e mongole, ndt). La costruzione della sede centrale della società necessitava di terra. E va bene! Sapete adesso il quartier generale della Tarim Oilfield dove si è stabilito? Su mille mu (unità di misura cinese equivalente a 666,7 metri quadrati, ndt) di terreni coltivabili, campi agricoli arati dalla popolazione locale da generazioni. La patria ne ha bisogno, la compagnia petrolifera ne ha bisogno. Noi non abbiamo rimpianti per aver regalato questo lotto di terra fertile, ma oggi che il grattacielo della Tarim e appartamenti a cinque stelle sono in costruzione, che i pozzi petroliferi zampillano petrolio e che il gas naturale dei giacimenti della Tarim è stato trasportato a est, chi è che pensa a come se la passano quei contadini che hanno perso le loro terre per tutto questo? Vi esorto a venire a Korla per dare un'occhiata alle sue strade, per chiedere ai lavoratori della nettezza urbana e agli impiegati in uniforme appartenenti alle minoranze etniche prima cosa facevano. Guardando lontano verso la sede centrale della Tarim Oilfield, vi risponderanno che lì un tempo c'erano le loro case. Almeno, quelle migliaia di contadini che hanno perso la loro terra ora hanno trovato un lavoro? Senza abilità tecniche né istruzione, sul fronte igienico-sanitario non è possibile sistemare così tante persone. Vi prego di venire a vedere il Ponte dei Girasoli, sul Fiume del Pavone. Tutti i giorni all'alba una massa di braccianti si raduna lì, così che i boss in cerca di lavoratori temporanei hanno ampia scelta. I prescelti si fanno una giornata di lavoro per mettere da parte un po' di soldi. Il giorno seguente sono di nuovo già tutti lì in cerca di fortuna. Una volta passato mezzogiorno, se non sono ancora stati selezionati, se ne vanno; meglio tornare a casa a riempirsi lo stomaco e pregare Allah perché l'indomani conceda loro un'opportunità di lavoro.

Questo è quanto avviene con le risorse energetiche, e con le altre risorse naturali? Con l'oro? Con la silvite? Con la giada?
Alla fine chi è che si è arricchito grazie allo sviluppo su larga scala? Passati otto anni dall'inizio della strategia del grande sviluppo dell'Ovest, per quale ragione sono stati avviati tutti i vari progetti concernenti le risorse naturali, ma raramente si possono riscontrare investimenti e supporto nel settore sanitario, culturale, e dell'educazione scientifica? Quando si vuole sviluppare una regione, quella delle risorse naturali è soltanto una strada destinata ad esaurirsi con lo sfruttamento. Poi cosa ci rimane? Senza scienziati ed esperti, quale spazio rimane allo sviluppo?
Gli studenti della Facoltà di Storia dell'Università dello Xinjiang quando si recano in biblioteca non riescono nemmeno a reperire un libro comune come il Wanli Shiwunian. Nella prefettura autonoma mongola di Bayin'gholin, la più grande della Cina, non ci sono biblioteche né musei regolari. Se questa è la situazione nei grandi nuclei urbani, immaginate come stanno messe le piccole città e le campagne. Perché di questo sviluppo dell'Ovest abbiamo visto solo pochi investimenti e progetti?

I xinjianesi, umili e oneste persone, nelle provincie interne del Paese vengono chiamati barbari. Eppure sopportano tutto in silenzio. Proviamo a pensare se i tassisti di Pechino dovessero mettersi ogni giorno in la fila per cercare di fare benzina senza riuscirci. Cosa accadrebbe? E se i contadini dello Shandong perdessero uno ad uno i loro campi coltivati, come è capitato a quelli di Korla. Riuscirebbero anche loro a sopportare tutto in silenzio?

Il decesso del pilota dell'aviazione militare americana responsabile di aver sganciato la bomba atomica sul Giappone (Paul Tibbets, morto il 1 novembre 2007, ndt) ha riacceso il dibattito sulle armi nucleari. Qualcuno ha pensato al lontano Lop Nur (dove la Cina ha testato la sua prima bomba atomica nel 1967, ndt), al bellissimo Fiume del Pavone e bacino fluviale del Tarim, innumerevoli volte sede di test nucleari sotterranei? Quando sentite la notizia di tempeste di sabbia nello Xinjiang sicuramente il primo pensiero che vi viene in mente è: che posto desolato! Ma qualcuno ha mai pensato a cosa succede a quelle persone che abitano lì da generazioni?

Uno dopo l'altro amici e parenti sono morti. Per un cancro all'esofago, non ai polmoni. Il Xinjiang era un luogo noto per la longevità dei suoi abitanti, che per secoli hanno vissuto in aperta campagna respirando aria fresca e mangiando cereali, senza industrie nelle vicinanze. Come possono essersi ammalati di cancro? La prefettura autonoma mongola di Bayin'gholin, a partire dagli anni xxxx (?), è diventata un'area ad alto rischio di cancro. Hu Jintao (ex presidente della Rpc, ndt) è andato a trovare i malati di AIDS, Wen Jiabao (ex premier, ndt) si è recato presso i villaggi dell'AIDS nello Henan; questi sono i progressi della nostra epoca, questo è l'amore dimostrato dal Partito e dal governo. Ma allora per quale ragione un'area diventata ad alto rischio di cancro per l'esposizione prolungata alle radiazioni non viene mai degnata dai media e nessuno ha mai risposto direttamente al problema?

In occasione di un test nucleare il popolo cinese si è alzato in piedi, per non subire la minaccia di una "tigre di carta". Ma nello Xinjiang centinaia di migliaia di persone innocenti e inconsapevoli sono si sono ammalate, e cosa ancora più tragica, senza sapere perché. Figuriamoci gli altri.

Il petrolio dello Xinjiang è stato trasportato via, il gas naturale dello Xinjiang è stato trasportato via, il cotone dello Xiniang è stato trasportato via, la silvite dello Xinjiang è stata trasportato via, l'oro dello Xinjiang è stato trasportato via, la giada di Hotan è stata trasportata via.
La bomba atomica è arrivata nello Xinjiang.

Lo Xinjiang è una parte inseparabile della Patria e i xinjianesi rientrano tra gli 1,3 miliardi di cinesi. Noi desideriamo la prosperità del Paese e ci auguriamo che il popolo delle altre provincie e città possa essere fiorente, ma anche noi siamo persone. Le nostre non sono richieste particolarmente grandi: che lo Xinjiang e i xinjianesi possano ottenere possibilità di sviluppo giuste e imparziali, possano ottenere benefici e profitti dai depositi minerari della propria terra, possano avere un domani glorioso, proprio come il popolo cinese. E che una volta terminate le risorse naturali possano continuare ad avere speranza.

Amici, in qualsiasi parte della Cina siate, mentre godete una vita pacifica sotto questo sole, vi chiedo di pensare a quei xinjianesi che per la pace della Patria vengono sottoposti -senza saperlo- a radiazioni nucleari. A loro dovete chiedere scusa.

Amici, in qualsiasi parte della Cina siate, mentre godete abbondantemente i benefici portati dall'approvvigionamento delle risorse e dalla rapida crescita economica, vi chiedo di pensare un attimo ai xinjianesi che per accrescere la prosperità di alcuni altri si fanno silenziosamente carico di grandi pene, sopportando discriminazioni e sdegno. A loro dovete dire grazie.

Noi non abbiamo chissà quali richieste. Quei 19milioni di xinjianesi finché impossibilitati a cambiare lo status quo e la situazione nel suo insieme, finché vittime sacrificali per lo sviluppo dell'est, non hanno bisogno che del rispetto sincero degli altri. Desiderano semplicemente sentirsi dire:

Popolo dello Xinjiang, scusaci e grazie!

I xinjianesi, durante il gaokao (esame per accedere agli studi universitari, ndt) spendono grande impegno per ottenere un punteggio abbastanza alto da poter accedere ad una specializzazione nella Cina interna. Qualcuno penserà che sono fuori di testa. Le università dello Xinjiang a livello provinciale sono molto note, eppure per noi che ci siamo laureati in questi atenei è molto difficile trovare poi opportunità al di fuori della regione. La scuola di economia e finanza dello Xinjiang è ottima, ma i ragazzi dello Xinjiang più ambiziosi non osano iscriversi. Anche la Shihezi University non è male, ma la situazione è la stessa: chi ha la possibilità di andare a studiare altrove non sceglie di studiare nello Xinjiang. Chi una volta laureato non teme di restare senza lavoro, chi non desidera avere una vita migliore degli altri?!

Il piano di sviluppo dello Xinjiang ha portato via l'onestà e la solidità del suo popolo. Quanti ritengono che sia stato inevitabile dovrebbero considerare cosa abbiamo ricevuto in cambio: il livello d'istruzione è insufficiente, i requisiti non sono abbastanza buoni per frequentare le scuole, il livello di vita è ancora limitato. Cosa hanno nelle loro mani i ragazzi dello Xinjiang per poter competere con i loro coetanei delle altre regioni cinesi? Soltanto un cuore profondamente sincero.
Abitanti della città del sud Aksu, anche questa primavera lo Xinjiang è stato colpito da una tempesta di sabbia che ha riempito tutto il cielo, che fine ha fatto il gorgoglio del sistema idrico Karez, così familiare alle vostre orecchie dieci ani fa? Verso quale direzione scorrono oggi i ruscelli limpidi dei monti Tianshan? Il corso del Tarim, madre di tutti i fiumi dello Xinjiang meridionale, è già stato bloccato. Questo Xinjiang, che non manca di risorse energetiche, adesso a causa dei trasporti da ovest ad est ha problemi nella comunicazione e nella vita quotidiana. Credo che tutto il popolo dello Xinjiang condivida queste mie preoccupazioni. Perché il sud della Cina si è sviluppato rapidamente, mentre lo Xinjiang ha consegnato tutto il gas che poteva consegnare in cambio di povertà e arretratezza?

E' vero o no che nel giro di altri dieci anni lo Xinjiang si troverà improvvisamente senza l'acqua dei monti Tianshan? E' vero o no che nel giro di dieci anni lo Xinjiang scoprirà di avere meno risorse energetiche di Shanghai? E' vero o no che nel giro di dieci anni nello Xinjiang le tempeste di sabbia dureranno fino a sei mesi l'anno? E' vero o no che nel giro di dieci anni il peggioramento climatico andrà a colpire le vendite di frutta all'estero? Questo è quanto rimarrà ai xinjianesi.

Non dovete continuare a fare finta che quel 5 luglio nello Xinjiang non sia successo niente, non dovete continuare ad utilizzare un tono sprezzante per riferirvi allo Xinjiang in quei giorni in cui la sabbia riempie il cielo.
Pensate piuttosto alla semplicità dei xinjianesi e ai bambini che vivono lì e una volta cresciuti devono fare i conti con una crudele realtà lavorativa. A loro dovete dire grazie!


[转]新疆,对得起中国!中国呢?......

此文在发表之后由于一些无名人士对我的举报,文章随后被封,在此本人恳请大家再读此文,随后再做决定:支持还是举报,是因为这篇文章不好、有分裂思想;还是我们新疆就根本不被人们所认可,新疆人不被人们所认可,新疆为国家所做的贡献不被人们所认可。若仍被举报,文章再次被封,本人这辈子不会再发表此文,不会再提及此文!

经过本人不断申诉,此篇日志已由工作人员进行了审核,该日志已恢复,十分感谢QQ安全中心对本人日志的恢复和认可,这也说明着你们对新疆的认可,对新疆各族人民的认可,在此本人向你们再次致以崇高的敬意和感谢!


正文:

我永远不会因为我是个新疆人
而卑微的向任何一个非新疆人低头
更不会带着一丝乞求去怯懦的说“我是新疆人!”
不管在什么地方,我都会骄傲的说

我是新疆人!”

我觉得特别不公平!
我同情汶川,同情玉树,同情舟曲

可是我更同情我自己,呵,多么可笑
一方有难,八方支援”

说的多么的动听

可是新疆7.5你们谁支援了 喀什呢?
你们谁悼念乌鲁木齐二道桥那些惨死的灵魂?喀什步行街些惨死的灵魂?
没有!统统没有!

天灾人祸
天灾是灾难,人祸就不是灾难么?
在你们带着对新疆人的鄙夷排斥的同时却又心安理得的用着从我们新疆运输来的天然气
“西气东输”,换来的就是你们高高在上的排斥与凌辱鄙夷么???!!!

看到那些悼念,
我真的觉得可笑的想哭
呵,多么煽动鼓舞人心的“励志”?

可是新疆7.5的时候你们都做了什么?!

乌鲁木齐二道桥上那些高挂的头颅
那些沿路被砸 坏,烧毁的车辆

街上随处躺着受伤,或者已经遇难的人
然后看着电视上,新闻里 报道着的虚假数字
你可知,那是怎样的一种心情?

抗震救灾,那么多的解放军奉献牺牲,报道层出不穷,全国敬仰哀悼
可是堂堂的中国,又有几个人知道

我们新疆那个手持盾牌保卫家园的武警烈士“万金刚”的名字?
我想知道,谁为我们默哀祈福过,

为什么还要我们去做所谓的众志成城?为什么同样是灾难,天灾
便是大爱无疆.众志成城

人祸,则是掩人耳目,篡改真相?
为什么同样是汉族人,中国人,蒙受了灾难,汶川,玉树可以得到国家乃至世界的关怀和帮助?
而新疆?
从那天开始,网络管制,通信管制,持续了10个月之久
我只是想知道,为什么要这样,苍生何辜?

新疆人,到底怎么了?
新疆占了中国6分之1的国土面积,
区区1900万人口却守护着祖国5400多公里的边境线

西气东输捐献了宝贵的天然气和石油
人间仙境罗布泊贡献给科研基地作为核实验的研究基地
荒凉的戈壁沙漠
可每年却为祖国贡献着甜美的瓜果
优质的长绒棉,成群的牛羊

当北京的出租车换上了大排量的伊兰特时
当上海居民的厨房里冒出了纯蓝的灶火时
这些从何而来,你们的经济发展靠什么?
请您们记住,新疆,对得起中国

可是你们又做了些什么呢?75事件以后,北京首府,明文规定“新疆人禁止入内”,告诉我,这是为什么?
新疆人在外地,受到的歧视,不尊重,不当人看,少吗

是的,您们可以毫不客气的指责我,那只是个别人没有素质才会做的事

我没笑.那反过来说,新疆所发生的一切,难道就不是那些企图把新疆分裂出去的少数人做的吗?但是却把新疆人,全都包括了.我不知道新疆人在外地,到底有多少的代号,印象
我只知道,没有一个是赞美的,没有一个是称赞的.
不要嘴上说的冠冕堂皇,上下两嘴唇一碰,话谁都会说,好吗?
我只能看到实际里,你们所谓的那些很少很少的人数
可以让一个新疆人,拿着他的身 份 证 在城市里转了整整一天一夜
也没有找到一家旅社,宾馆,可以让他入住,休息
少到一下飞机或火车,身 份 证 一掏便像是国宝一样被人评头论足
我只是想说
不要带着你的狭隘与偏见看待新疆及新疆人,
那只能暴 露 你的浅薄与无知,
让你自曝其短,沦为笑柄.当恐慌的情绪慢慢的从新疆飘散时,
我才发现,我所谓的同胞,是如何看待新疆的,我只能代表我自己,
我只想说,似乎以后我只能说我自己是新疆人了,
而不是中国人.因为,我不配.对吗?我所谓的同胞们,回答我,可以吗?

每一场灾难,都会牵动那片土地上成长起来的人,
无论他们也一同在经受磨难,还是身在他乡遥望故土,
可是,家受了伤,心,就不会完整.
新疆,该热则热,该冷则冷,四个季节的分明
与新疆人的性格一样,是非曲直,棱角分明.
新疆儿子娃娃,我们只是受了伤却还强忍着痛孩子而已.
我还想说,中国不是新疆不爱你,是你放弃了新疆。

仅以此文.献给我亲爱的故乡——新疆 (并非想搞分裂 纯属本人感想)


新疆的石油运走了,
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新疆的天然气运走了,
-
新疆的棉花运走了,
-
新疆的钾盐运走了,
-
新疆的黄金运走了,
-
新疆的和田玉运走了
-
……
-
原子弹却降临在新疆了
-
……
-
新疆,一百六十万平方公里的土地,一千九百万各族人民.我们世世代代生活在那片土地上.我们骄傲,我们自豪.没有理由,就因为那片土地叫新疆.
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这片占祖国六分之一版图的土地,承载着什么,又蕴藏着什么.这里有四十七个民族的儿女,或耕耘,或牧羊,或买卖,或采矿.千年的腥风血雨,早已被坎儿井的清清流水洗得干干净净;千年的历史沧桑,早已被天山上的雪莲花薰陶得浓郁幽香.新疆人,无论什么民族什么宗教信仰,都渴望自己的家乡能够拥有平等的发展机会与空间.
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西部大开发,一个曾经让我们振奋不已的口号.一时间,就连塔克拉玛干边缘的万年荒山上,也用白色的石头拼出了大字:西部大开发,新疆是重点,巴州要大干!
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曾经告诉过我们,创世未有的发展机遇降临在了我们的头上;曾经告诉过我们,克服与忍受暂时的损失与困难,因为长远的幸福是属于我们的;曾经告诉过我们,资源埋在地下永远变不了金钱;曾经告诉过我们,大型基础设施建设会带动新疆人的就业;曾经告诉过我们,长长的管子把石油天然气送到了内地,长长的管子还会将大把大把的税收送到新疆人的手中……
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曾经……
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新疆是一个什么样的地方?涓涓细流会将天山与昆仑山的雪水送到牧区农场,一眼望不到边的大草原,遍布着牛羊……新疆,就是这样一个地方,绿洲农业,咱不靠天吃饭,旱涝保收;高山草甸牧业,咱不愁一个月不下雨草场就会旱死.新疆没有发生过饥荒,三年自然灾害时期,内地人就是扒在火车车厢底下也要来新疆,就算是在星星峡被当作盲流拦住遣返回原籍,也要在半道上跳下火车徒步进新疆.新疆,就是这样,那里有土地,那里有雪水,那里,有希望.
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我们觉得自己生活得很幸福.
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可是,突然有一天,人家告诉我们,人家来帮咱们了,咱们的生活会更好更好了!这个时候,我们心存感激,我们同样被从那种平静安宁的生活中唤起而后振奋,因为我们被告知,会有更大的希望!
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……
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一晃八年了.
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当初为我们憧憬过美好蓝图的人啊,你们在哪儿呢?
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请来看看我们的新疆.
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西部大开发,究竟是什么?
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资源,包括那些具有战略意义的能源,被那条长长的管子送到了沿海地区.这,我们不计较.可是我们又得到了什么?就业机会吗?看看那些从事新疆能源开发的企业,不都是内地的大型企业吗?咱们新疆人的孩子,又何曾享受过这样的就业机会.西安石油学院毕业的新疆孩子,想要进新疆的石油单位工作那是难上加难.因为这些待遇优厚的工作岗位,全部都被这些内地企业自身的员工所占据.你可以随便去一家石油石化单位听听,遍地北京口音、东北口音、山东口音,就是没有新疆口音.那咱们新疆的孩子能在石油单位找到工作吗?不是不可以,而且还基本专业对口:加油站给汽车加油.带动相关产业的发展吗?要知道,西气东输的管道,是在宝鸡生产的.高水准的生活吗?你知道在上海一方天然气是多少钱吗?一块二;你知道在新疆一方天然气是多少钱吗?一块二毛五.而你知道新疆人的工资水准是多少吗?一个教龄三十年的中教高级教师,月薪不过两千五,这还是06年加薪后的工资;一个五十岁的正厅级干部,月薪加补贴不过三千块.那么普通老百姓呢?工人、农民、一般公务员呢?我们在消化着巨大的剪刀差,我们在默默无闻得为东部的大发展埋单.
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乌鲁木齐与库尔勒,一北一南,南北疆的领头城市.让我们来听听这两个城市老百姓的故事.
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乌鲁木齐,一个人口二百万的大城市,却拥有着一个长期困扰老百姓生活的难题:打车难.上下班的高峰期,老百姓往往站在零下二十多度的严寒里,半个小时打不上一辆车.你要问出租车都到哪儿去了?问一百位司机九十九个都会告诉你:加气站排队加气呢!乌鲁木齐的出租车烧液化气,新疆是产油的地方,怎么会缺液化气呢?独山子石化的同志们会耐心的告诉你:新疆同胞们,咱们忍忍吧,新疆的石油和天然气得保证西气东输和内地大城市用油的需要……当北京的出租车换上了大排量的伊兰特时,当上海居民的厨房里冒出了纯蓝的灶火时,请想想,生产石油与天然气的新疆人民,还在寒风里站着;新疆的司机,还排在一眼望不到头的长队里焦急的等待,而这些司机,也得吃饭也得买房也得供孩子上学,他们本来可以拉活的时间,白白的耗在了等待上……
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库尔勒,一个新兴的石油城市,南疆经济的桥头堡,塔里木油田指挥部所在地.石油人来了,我们端着哈达欢迎您!指挥部建设需要用地,可以!您知道现在塔里木油田指挥部的所在地过去是什么吗?是上千亩的良田,是库尔勒的各族人民世世代代耕作的良田.祖国需要,石油人需要,我们无怨无悔,献出了这片沃土.可是,时至今日,塔指的一栋栋高楼大厦建起来了,五星级公寓建起来了,塔里木油田的一口口油井喷油了,塔里木大气田的天然气送到东方了,有谁想过那些失去土地的农民现在在干什么?那么请到库尔勒的街头看看吧.扫大街的环卫工人,清一色的少数民族职工,问问他们原来是干什么的?他们会遥望一片繁华的塔里木油田指挥部,告诉你,那里曾是我的家.这还是解决了就业的,那些数以千计的失去土地的农民呢?他们没有技术没有知识,库尔勒的环卫战线也不可能安排那么多的人.请到库尔勒孔雀河的葵花桥头看看吧.每天早晨,都有黑压压一片的壮劳力,集中在这里,被需要临时工的老板们挑来挑去,幸运的,被挑中,干一天临时工,挣些钱,第二天早晨继续到这里来撞运气;不幸的,过了中午还没有被挑走,就只好回家饿肚子,祈祷真主明天能赐给他一个临时工的机会……
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这还只是能源.其他资源呢?黄金呢?钾盐呢?玉石呢?
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大规模的开发,富起来的到底是谁?
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西部大开发,过了八年了,我们为什么只看到一个个资源项目上马,却很少看到科教文化卫生人才方面的扶持与投资?要开发一个地区,资源是一条路;可是资源开采完了呢?我们还能拥有什么?没有科教与人才的积累,到底还有多大的发展空间?
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你可曾知道,堂堂新疆大学历史系的学生们在校图书馆里竟然找不到《万历十五年》这样非常普遍的书籍?你可曾知道,堂堂华夏第一州――巴音郭楞蒙古自治州,竟然没有一所正规的图书馆、博物馆?大城市如此,小城市与农村又是怎样?西部大开发,为什么我们很少见到这样的项目与投资?
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新疆人,老实巴交的新疆人,被内地人动不动就称作野蛮人的新疆人……就这样默默无闻的承受着一切……换个角度思考,如果北京的出租车司机成天排队加不上油,会是怎么样?如果山东的农民成批成批的失去土地,就像库尔勒的农民那样,还会不会如此沉默的承受一切?
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前两天,把原子弹空投到日本领土的美军飞行员去世了.又一次引发出关于核武器的大规模讨论.在一次次的讨论中,你们可曾想过,在遥远的罗布泊,曾经露天爆炸过原子弹?在美丽的孔雀河-塔里木河流域,曾经无数次的进行过地下核试验?当看到新疆刮起沙尘暴的新闻后,你们第一个想到的肯定是:新疆那个荒凉的地方……有谁想过,从罗布泊刮来的沙尘暴,会给世世代代居住在那里的老百姓吹来什么?
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一个个身边的亲友倒下了……问问原因,不是肺癌就是食道癌.新疆是著名的长寿之乡,祖祖辈辈生活在辽阔农村的百姓,呼吸着新鲜空气,吃着五谷杂粮,周围没有任何现代工业的痕迹,怎么会一个又一个的患上癌症呢?你们可曾知道,就在罗布泊地区的巴音郭楞蒙古自治州,进入****十年代以来,已经成为癌症重灾区.胡总去探望艾滋病人了,温总去河南艾滋病村了,这是时代的进步,这是党和政府的关怀,博彩通.可是,一个因为长期受到核辐射而成为癌症重灾区的地区,却为何从来没有被报道过,从来没有人正面回答这个问题?
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一次核试验,中国人民从此站起来了,不用受纸老虎的威胁了;可是千千万万个无辜又无知的新疆人却倒下了,可悲的是,就连他们自己,也并不知道这究竟是为了什么,更何况他人?
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新疆的石油运走了,
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新疆的天然气运走了,
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新疆的棉花运走了,
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新疆的钾盐运走了,
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新疆的黄金运走了,
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新疆的和田玉运走了
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……
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原子弹却降临在新疆了
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……
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新疆,是祖国版图不可分割的一部分;新疆人,是十三亿中国人的一部分.我们渴望祖国的富强,我们祝福兄弟省市人民的富足,但,我们也是人,我们也有不高的要求:新疆与新疆人,能够得到公正与公平的发展机遇,能够从这片土地所赐予我们的宝藏中得到实惠的利益,能够有一个更为美好的明天,和祖国人民一样,在资源枯竭之后,仍然留有希望.
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朋友们,无论你在祖国的何处,当你享受这阳光下的和平的时候,请你想想那些为祖国的和平而无知的承受着原子辐射的新疆人,对他们说一声:对不起…… -
朋友们,无论你在祖国的何处,当你享受充足的能源供应与高速经济发展带来的实惠的时候,请想想那些为另一部分人先富起来而默默承受着所有阵痛的新疆人,收起曾经对新疆人的种种歧视与不屑,收起那些“援助新疆,支援边疆”得了便宜还卖乖的“豪言壮语”,对他们说一句:谢谢你!
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我们的要求并不高,一千九百万新疆人民,在无力改变现状与全局时,在仍然需要长时间为东部的发展做出牺牲时,只需要得到别人真诚的尊重,只想听到一句诚心的:
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新疆人,对不起,谢谢你.
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新疆人,高考却费了足够大的劲以二本的分数考内地的专科,不知道的人一定以为脑子坏了,可是又有多少人知道,在新疆,本科毕业国家不承认学历的大学有多少,新疆大学在新疆很有名气,但是对于我们意味着考了新疆的大学就很难再有走出去的机会了。新疆财经很好的本科学校,可是新疆的孩子心气高远的都不敢报,石河子大学,相当不错,情况是一样的,能够报出去的本科都不会选择疆内。谁一毕业就想失业,谁不想生活的比别人好。

西部大开发带走了新疆人民的淳朴与厚实,如果说这是必然,那看看带来的是什么,教育水平不够高,上学条件不够好,生活水平依然有限,新疆的孩子拿什么去跟内地竞争,靠的是一颗赤诚的心。南疆阿克苏人,这个春天新疆遭受的依然是漫天黄沙的沙尘暴,十年前潺潺的坎儿井去哪了? 近年来清澈的天山水流向何方?咱南疆的母亲河塔里木河早已经断流,这个不缺乏油气资源的新疆却因西气东输造成的交通和生活问题,我想所有的新疆人都跟我一样感同身受。为什么南方发达了,除了新疆在付出了自己能够付出的宝气时带给我们的依然是贫穷和落后。

是不是再过十年,全讯网2,留给新疆人民的就已经没有了清澈的天山雪水,是不是再过十年,留给新疆人民的依然是比上海还缺乏的油气资源,是不是再过十年,留给新疆人民的是会延续半年的之久的沙尘天气,是不是再过十年,恶劣的气候已经造就不出畅销海外的瓜果。

不要再若无其事的在新疆七五事件之后事不关己,不要再用轻蔑的口气在新疆沙尘漫天的时候说:新疆啊·····想一想淳朴的新疆人,想一想自己方便的交通,想一想生活在新疆的孩子们,长大以后面临的残酷的就业现实。请说一句:谢谢!

不要问我从哪里来,我,来自新疆。那个美丽且富有的新疆。


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